Di seguito l'articolo uscito sul n.44 di Display Italia Magazine
Imballaggi Protettivi (IP) lancia la nuova versione di iprinto Bubble colorata completamente in nero. Un supporto alveolare facilmente stampabile e che essendo polipropilene si qualifica tra le plastichericiclabili al 100% come richiesto dalle campagne Display e shopfitting con taglio sostenibile.
Intervista con Alessia Sofia Aledi e Angelo Iozzolino, che compongono lo staff Marketing di IP.
Quali le caratteristiche del nuovo supporto lanciato?
iprintoBLACK, facendo parte della famiglia iprinto, porta con sé tutti i vantaggi tipici dei supporti di stampa alveolari 100% in polipropilene che produciamo in Imballaggi Protettivi. Possiamo apprezzare infatti la superficie assolutamente planare e opaca, priva dei segni tipici che notiamo su altre tipologie di lastre alveolari. Con iprintoBLACK abbiamo voluto offrire ai nostri clienti, che hanno da tempo sostituito il PVC semiespanso, anche la versione “total black”.
Come si lavora?
La versatilità di questo materiale è notevole, infatti dopo averlo stampato direttamente (sia in digitale sia in serigrafia) è possibile trasformarlo in tantissimi modi. Possiamo tagliarlo con la lama, il cutter, il plotter, il laser o la ghigliottina, ma possiamo usare anche il taglio in fustella per ottimizzare il processo quando abbiamo progetti con grandi quantità.
Suggerimenti per l’utilizzo?
Forse non tutti sanno che è possibile saldare le lastre iprinto anche testa a testa? In Italia abbiamo tecnici esperti nel realizzare tool davvero efficaci per questo scopo, ho visto apparecchiature più o meno artigianali capaci di saldare le teste delle lastre in pochissimo tempo con risultati di grande solidità e durata.
Oggi la plastica non è ben vista, come vi state muovendo rispetto al tema “sostenibilità”?
È da molto tempo che alla Imballaggi Protettivi abbiamo in mente il concetto di sostenibilità e circolarità del prodotto. Proprio recentemente abbiamo assunto nuovo personale per aumentare i turni dei due mulini interni che lavorano costantemente per rigranulare il PP che poi mettiamo nelle nostre bolle. Abbiamo anche avviato uno studio per aumentare la quantità di riciclato sia industriale sia “post consumer” da utilizzare nei nostri prodotti. Oggi arriviamo a un massimo del 30%, ma il nostro obiettivo è di aumentarlo nei prossimi anni.
Come pensate di incrementare la quota di riciclato?
Non ci stanchiamo mai di dirlo: iprinto, essendo realizzato inter amente in polipropilene, quando raggiunge la sua fine vita deve essere recuperato e riciclato. Noi siamo disponibili a trovare soluzioni insieme a tutti gli attori coinvolti affinché iprinto torni in IP sottoforma di materia prima seconda. Noi questa sfida l’abbiamo r accolta in attesa che anche il mercato se ne renda conto.